NEI DINTORNI

Luoghi da visitare per chi vuole spostarsi.

TORRE DI CERRANO

La Torre Cerrano è una delle antiche torri costiere del Regno di Napoli, si trova sulla costa dell’Adriatico, in provincia di Teramo, tra Silvi e Pineto. È uno pochi esempi rimasti integri della fitta rete di fortificazioni costiere del Regno di Napoli, che avevano la funzione di respingere i frequenti attacchi di turchi e saraceni provenienti dal mare. Torre Cerrano, la cui costruzione risale al 1568, deve il suo nome all’omonimo torrente, che scende dai colli di Atri e la cui foce é situata 500 metri a sud della torre, nel comune di Silvi. Le parti alte e laterali della Torre sono un’aggiunta più recente, realizzate nel secolo scorso dalle famiglie che la utilizzarono prima che la torre diventasse patrimonio della Provincia di Teramo nel 1981. Secondo gli storici Strabone e Sorricchio i resti archeologici antistanti alla torre sarebbero quelli del porto dell’antica colonia romana di Hatria, l’odierna Atri, meta di scalo di navi cariche di cereali provenienti dalla Puglia e dalla Sicilia e luogo di carico per i vini locali diretti in Grecia e verso Aquileia nel nord del mare Hatriaticum.

CITTÀ DI ATRI

Incantevole città d’arte a ridosso della costa teramana, Atri ha origini antichissime (VII-V secolo a. C.). Fu un’importante colonia in epoca romana, subì invasioni barbariche e dominazioni straniere durante il Medioevo, per poi “rinascere” definitivamente sotto il controllo dei signori d’Acquaviva. Ed è nel centro della cittadina che il fascino di questa lunga storia continua a rivelare ancora oggi la sua forza evocativa. Monumenti e palazzi storici, chiese, musei, scorci suggestivi, sono questi i tanti tasselli dello splendido mosaico che Atri offre ai suoi numerosi visitatori. In Piazza Duomo si erge la Cattedrale di Santa Maria Assunta risalente al 1285 e recentemente restaurata. Di notevole fattura i suoi quattro portali del XIII secolo, mentre l’interno a tre navate presenta un’abside quadrata con un meraviglioso ciclo di affreschi dell’artista abruzzese quattrocentesco Andrea Delitio. Il museo annesso conserva preziose reliquie: maioliche dipinte, croci e pastorali d’avorio e d’argento.

CITTÀ DI PESCARA

Moderna città bagnata dall’Adriatico e attraversata dall’omonimo fiume, Pescara nasce dalla fusione nel 1927 di due cittadine (Castellammare Adriatico e Pescara), ubicate sulle sponde opposte del fiume. Città dinamica e contemporanea, rappresenta il centro abruzzese di riferimento per il commercio e per i servizi. La riviera, ampia e attrezzata, con stabilimenti e ristoranti sul mare e con una lunga pista ciclabile, è molto frequentata non solo nella stagione estiva. Ha dato i natali al patriota Gabriele Manthonè (1764-1799) e al poeta Gabriele D’Annunzio (1863-1938). Nel suo territorio sono venuti alla luce interessanti reperti archeologici, tra cui un villaggio neolitico sotto il Colle Orlando, risalente a circa 6000 anni fa. Al tempo dell’Impero Romano assunse il nome di “Ostia Aterni”, già allora centro di commercio con località adriatiche e con quelle dalmate al di là del mare. Per la pescosità delle sue acque nell’Alto Medioevo fu chiamata “Piscaria”, nome che si tramutò in Pescara. Moderna nell’impianto urbanistico e architettonico, recentemente viene definita la città dei due Ponti – del Mare e Flaiano – che disegnano un originale skyline. Inaugurato nel 2009, il Ponte del Mare è divenuto un vero e proprio simbolo della città.

PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO, LAZIO E MOLISE

Il territorio del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise è costituito principalmente da un insieme di catene montuose di altitudine compresa tra i 900 e i 2.200 m s.l.m. Le montagne del Parco presentano un paesaggio vario ed interessante in cui si alternano vette tondeggianti, tipiche dell'Appennino, a pendii dirupati dal tipico aspetto alpino. La zona centrale del Parco è percorsa dal fiume Sangro, al quale affluiscono vari torrenti; nella zona più esterna defluiscono, invece, le acque del fiume Giovenco, del Melfa, del Volturno e di altri fiumi. A causa del fenomeno carsico, le acque scorrono spesso in letti sotterranei e formano risorgive a valle, talvolta anche fuori del territorio del Parco. All'interno del Parco esistono due bacini lacustri: il lago artificiale di Barrea alimentato dal fiume Sangro ed il lago Vivo di origine naturale. Quest'ultimo è situato in una depressione di origine tettonica posta a circa 1.600 m s.l.m. Essendo alimentato in parte da sorgenti proprie ed in parte dallo scioglimento delle nevi, le sue dimensioni seguono andamenti stagionali.

PARCO NAZIONALE DELLA MAJELLA

Un Parco tutto di montagna, la Montagna Madre d’Abruzzo nella parte più impervia e selvaggia dell'Appennino Centrale, la Montagna “Sacra”, perché pervasa da una sacralità monumentale che da sempre ispira profonda religiosità e per questo tanto cara al Papa Celestino V e agli eremiti. Il Parco del Lupo, dell'Orso, dei vasti pianori d'alta quota e dei canyons selvaggi e imponenti, ma anche il Parco degli Eremi, delle Abbazie, delle capanne in pietra a secco, dei meravigliosi centri storici dei Comuni che ne fanno parte. Un Parco che vi aspetta con tutto il calore, la gentilezza e l'ospitalità proprie dell'Abruzzo forte e gentile. Il Parco, la cui altitudine va dai 130 ai 2793 m di M. Amaro, è costituito da rilievi carbonatici che superano o sfiorano i 2000 m, Majella, Morrone, Porrara, Pizzalto e Rotella, separati da valli e da pianori carsici. Dal punto di vista geologico, la Majella è il massiccio più singolare dell’Appennino. I suoi calcari si sono depositati per lo più a partire da 100 milioni di anni fa sul fondo di un mare tropicale ricco di vita, come testimoniato da numerosi fossili.